Categoria: Comunicazioni
A causa del periodo particolare che stiamo vivendo a livello globale, lo staff di Tenuta Terra Rossa, sempre attento a seguire e rispettare le varie disposizioni di legge, ha deciso di riservare il ristorante esclusivamente agli ospiti che soggiornano presso la struttura. Non è stata un scelta semplice ma la salvaguardia della salute di tutti
Mancano pochi giorni alla chiusura della stagione estiva 2018. Dopo una estate di lavoro per allietare i nostri graditi ospiti è arrivato il momento di prenderci una pausa. Vi comunichiamo pertanto che da lunedì prossimo, 2 settembre 2018, il ristorante Terra Rossa sarà chiuso. A presto.
Settembre e la fine dell’estate sono ormai alle porte e noi del Ristorante Terra Rossa… continueremo a deliziare i vostri palati con le nostre specialità. Dal mese di settembre, infatti, il ristorante rimarrà aperto nei fine settimana (venerdì, sabato e domenica) per farvi gustare i piatti tipici dell’arte culinaria calabrese e la nostra squisita pinza.
Ritorna nella sua seconda edizione lo “Street Food alla Calabrese” Venerdì 19 agosto 2016 presso il ristorante della Tenuta Terra Rossa sarà possibile gustare piatti tipici della cucina calabrese in versione street food. Il menù sarà ad “ostacoli” tra polpetti di melanzane, cannarozzeddi ceci e pepe rosso, pitta con frittole e salsiccia, pane con pip
Cambiano gli orari di apertura del ristorante e aumenta la qualità! Per venire sempre più incontro alle esigenze dei clienti il Ristorante della Tenuta Terra Rossa cambia i propri orari. E’ possibile gustare le squisite pietanze del ristorande nei giorni venerdì, sabato e domenica dalle ore 20:00 in poi. Vi ricordiamo che tra le nostre
Quella che potremmo più giustamente chiamare “Pinsa romana” è una rivisitazione di un’antica ricetta che risale ai tempi dell’Antica Roma. Una ricetta rielaborata in chiave moderna grazie a ingredienti e tecniche di lavorazione moderne. Ed è proprio per farvi gustare la vera Pinsa romana che Tenuta Terra Rossa utilizza esclusivamente farine “Di Marco” e olio